Kinbaku, shibari, D/S, relazioni, pericoli stati d'animo, relazioni, pericoli, relazione e zen nel mondo BDSM o meglio, SM, sado-maso. blog II.
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sabato 4 gennaio 2025
Frasi e pensieri dai classici che mi piacciono.
martedì 31 dicembre 2024
2025 L'anno dei riscatto?
- Entrambi si odiano a morte, qualcuno se non tutti e due, si sono comportati male e non ci sono più i bei ricordi. Tutto è affogato nella rivalsa.
- Quelli che hanno rotto ma si sono rispettati. In genere qui c'è sempre un@ che era ancora innamorat@ e alla fine c'è rimasto parecchio male Si, ognun per se e con una nuova storia in cui spesso si ricomincia a fare gli stessi errori. Ci si saluta ma da una certa distanza.
- Poi ci sono quelli che sono cresciuti e che non hanno posto limiti di sensazioni al cuore e di
pensieri alla mente. Son quelli che hanno preso atto che una convivenza è
complicata e che forse non siamo compatibili ma abbiamo vissuto dei bei momenti
assieme fuori e a letto. Alla fine o non si spoglieranno mai più assieme
concentrandosi sulla divisione o quelli
che invece avranno il fuoco sulle cose belle, cercheranno ancora la pelle, il
darsi ed il prendere confidando che il tempo non separa ma da ad ognuno di noi
la possibilità di imparare, crescere e cambiare.
- Infine ci sono quelli che sono stati divisi dalle situazioni contingenti della vita ma che quando si son detti ti amo, lo era davvero. Ecco, queste persone non smetteranno mai di rincorrersi, di cercarsi e di darsi. L'amore vero non cessa mai. si trasforma si, alle volte diventa melanconia, alle volte in nostalgia di un attimo, un giorno, una notte che si è fermato nel tempo e nella nostra vita. Di questi due tipi di persone, Non voglio perdermi nemmeno un capello, un battito di ciglia.
- "Ricordati che sei un esempio".
- "Ehhhh?"

E infine prima di un paragrafo del tutto fuori contesto se qualcuno per l'ennesima volta mi chiede se cerco qualcosa o qualcuna rispondo di no. A che scopo perdersi ancora per non avere nemmeno un ricordo che valga la pena di essere mantenuto e ricco di nostalgia. Per cosa? Uno sfoghino che non lascia niente dentro? Ma dai!!! Sono buddista e ogni incontro è una possibilità ma ogni volta che incontro qualcuna è pure peggio eppure non ho preconcetti. Tanto per capirsi:
Moi: "In genere è quell'età in cui si prende atto della caducità della vita e si esplora senza troppi blocchi mentali".
Lei di rimando: "Ascolta forse è meglio ognuno per la sua strada non ho capito niente." Se a voi sembra normale, a me no ma di sicuro è colpa mia o per lo meno sono scoppiato nella testa.
Infine, anche se questo passasse, si, sto meglio, Me lo dicono tutti anche i medici che va bene ma mi sembra una roba troppo spinta, No dai, mi ci vuole un coraggio che non ho. Preferisco morire di nostalgia che vivere di illusioni che non mi sono mai piaciute.
Un attimo di personale. Ero stato tante volte al Santuario de La Verna. A me sembrava che fosse un luogo di follia dove San Francesco aveva dormito e ricevuto le stimmate. Una volta arrivammo alla chiesa e c'era la messa. Entrammo da un lato e ci si parò davanti un separé di legno che divideva la parte dei padri con quella del pubblico e dall'altra parte, un suono che veniva dall'ovunque (l'acustica di certe chiese è una roba che oggi ce la sogniamo), un canto in latino di cuoi non capivo nulla ma che entrava dentro e ti diceva accarezzandoti: riposa, qui sei al sicuro, questa è la casa di Dio. Non ho mai più vissuto quella sensazione. Fantastico. Semplicemente. Questo vi dice che ho cercato dio ma purtroppo non c'era. Non c'era in libano, non c'è stato al pastificio, non c'era quando hanno ammazzato Falcone e Borsellino e non c'è tantomeno adesso con quell'obbrobrio fatto da NorVio per aiutare probabilmente tutti gli amici delinquenti che ha altrimenti non si spiega. Non si spiega Gaza e questi ebrei nazisti che ammazzano e sterminano persone e bambini a un ritmo superiore delle SS della germana nazista. No, Dio non c'è. C'è solo la nostra coscienza punto e basta. "Veritas sola triumphat, mendacia semper complicibus egent".
#mastrodesade #vitavissuta #socialmedia #appiattimento
giovedì 17 ottobre 2024
Perché?
- Ti scopi una in gola, questa vomita allora gli dici di tenere la bocca un po' più chiusa per andare per gradi. Questa invece di fare così apre la bocca e lo prende tutto. Lo fai in tre, sul cazzo ci sono gli umori e la saliva dell'altra eppure se lo scambiano e fanno a chi succhia meglio. il trucco gli riga le guance e gli occhi diventano rossi. Poi vieni e gli dici di non ingoiare e scambiarselo con un lingua a lingua. Lo fanno, sempre e va a finire che o si fanno un dito o un 69 fino a che non schizzano e tremano. poi ingoiano anche quello.
gnata e poi acchiappi per i capelli l'altra e gli dici di leccarla. Gode solo per il gesto. Il passo successivo quando deve fare la pp è già in ginocchio tra le sue cosce e la ingoia tutta. Tu gli devi insegnare che le prime volte la pp è basica e fa reazione con l'Hcl dello stomaco. 3 - 4 boccate, poi fermati. Prendila in faccia, tra i capelli sul seno ma non ingoiare. Imparano veloci, così veloci che nessuno riesce a farla più nel WC. Ci sono troppi feromoni li dentro e tutti sanno che dopo 10-15', l'eccitazione sale a mille.- Poi tocca a te. Acchiappi chi fa più storie. Gli dici: apri bocca, lingua fuori, testa inclinata all'indietro e va a finire che di 5-6 pp se le ingoia tutte. L'ultima si lamenta che non sa più di ananas ma la ingoia comunque,
- Gli dai 20 sculaccioni, alla fine si lamenta e dal 16 comincia a sentire male. quando è venuta passi a 25 e piano, piano arrivi a trenta. Il corpo reagisce alle endorfine, il piacere comincia a moltiplicarsi e poi te lo chiede lei che siano sculaccioni o frustate. Qualche volta si passa al peperoncino e quella urla fino a che non la lavi. Lacrima, piange, si lamenta ma che dica la SW, manco a parlarne e gode come non mai.
- Tanto più sei rude, tanto dopo devi abbracciarla ed avere un getto di ossitocina e arriverà pure l'ossitocina. Gli abusivi si fermano qui, i sentimentali, al rilascio di tali ormoni fanno seguire gesti che confermano quello che hai promesso e detto. Impara a riconoscerli. Ocio che spesso sono più le donne che sfruttano l'innamoramento per ottenere quello che vogliono.
- Non fare preferenze, mai. Ci sarà sempre chi è più brava a tirarti un pompino e chi meno. Chi più esplicita, chi meno. Chi più curiosa, chi va forzata. Non fare preferenze, quello che fai ad una, fallo all'altra. Vedi sempre il lato positivo della relazione mai il lato negativo a meno che lei non capisca il senso. Qui non vi sono nemici in competizione ma solo apporti in una relazione.
Morale: fagli fare le cose anche quelle che dicono non gli piacciono, Al III giro nel 96% dei casi avranno cambiato idea. Perchè? Non lo so! So che mi dicono che non è quello che fai ma come lo fai. Se stai bene fai le cose più oscene o le cose più semplici ma stai bene!
mercoledì 18 settembre 2024
E fatela finita una volta per tutte!
Quando vai in combattimento, qualcuno si fa male e in genere è roba che buca ed esplode. Ti stacca mani, dita, braccia, Ti apre la pancia e le budella escono e tu gliele devi tenere li fino che non l'evacuano. Il puzzo, il sangue e le urla si sprecano.. Che volete dalla vita gente? Ogni cosa ha conseguenze, un "prezzo". Correre in auto, in bici ha conseguenze. Ogni cosa ce l'ha ma quando morirete l'unica cosa che vi porterete dietro è quello che vi è rimasto nell'anima. Come vi siete comportati in vita con gli altri e con voi stessi.
Bene, ho sempre creduto che un buon master, una brava persona non debba parlare di quello che ha visto ed è passato attraverso solo perché glielo impone la legge (Art. 379 bis Codice Procedura Penale. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque rivela indebitamente notizie segrete concernenti un procedimento penale, da lui apprese per avere partecipato o assistito ad un atto del procedimento stesso, è punito con la reclusione fino a un anno), ma per il peso che dopo ci si porta dentro e non sono i danni fisici più o meno evidenti ma le ferite che arrivano all'anima. Mica mi pesa il fatto di avere più fratture di un pallottoliere o di essermi ricucito due volte, mi pesa quello che mi porto dentro. Così non sono colui che ti insegna ma anche quello che ti protegge. Che prende sulle spalle il carico pesante e ti passa solo il bello.
sabato 14 settembre 2024
Ciaone!!!
karuṇā e maitrī. compassione, amore, empatia...
Alle volte qui mi sembrano concetti astratti. Parli con qualcuno ed è come un bambino che non sa scrivere il corsivo. Eppure sono concetti basilari come il dare la buonanotte o il buongiorno all'interlocutore. No, qui la gente sparisce e se ne va. Cosa manca, la scrittura o l'educazione? Dall'altra parte c'è sempre una persona non una tv, un pc o un telefono. Questa persona necessita di ricevere attenzioni nello stesso modo che vuoi ricevere tu. Desidera rispetto ed empatia. Desidera di non essere considerato/a un elettrodomestico perché nel caso, la storia finisce li.
Finisce li anche con un "a domani" e né domani o domani l'altro si sente battere un colpo che non mi dite che non avete tempo, non avete educazione, questo è il problema. A fanculo ci andate prima di ogni possibile intesa anche nel solo chiacchierare.
Quelle che stanno sul vago è pure peggio. "Dove fai servizio?" gli chiedi e quella non solo non ti risponde ma sparisce per alcuni giorni.Non rompetemi i coglioni, voglio solo fare due chiacchiere, null'altro. Se siete impossibilitate anche a quelle, ciaone. Ite, missa est. E magari vi appellate a miss, dea, dio, re, regina... una sega! Vi mancano proprio le scuole elementari.
#mastrodesade #sadomaso #RelazioniUmane
mercoledì 28 febbraio 2024
Chi sono dopo tutti questi anni?
Illusioni.
I ricordo operativo.
Detto questo e per chi non mi ha seguito da altre parti, l'altro giorno mi è tornato in mente un ricordo. Tenuta da combattimento completa: mimetica, elmetto, maschera antigas, baionetta-pugnale ottima anche per il corpo a corpo o la soppressione silenziosa, giberne, caricatori, bombe a mano, zaino tattico, anfibi, viso oscurato e FAL bm59 (e qui i ricordi sono confusi. Come forze speciali mi ricordo che avevamo in dotazione proprio i BM59 FAL in legno ma molti di noi avevano quelli con il calcio pieghevole delle truppe aviolanciate. Lo strano è che furono ritirati dal servizio nella prima metà degli anni 80 ma noi li avevamo ancora. Ero innamorato di quel fucile con baionetta a pugnale adatta anche per gli agguati e il corpo a corpo. Preciso, facile da usare, con una cadenza di fuoco notevole a raffica e con pochissimo rinculo. Devo dire che ancora sia una delle più belle armi messe in servizio anche per calibro 7.62 invece del 5.56 che aveva anche un discreto potere d'arresto.
Cominciamo il pattugliamento, in silenzio. Non ci facciamo vedere un granché anche se la stazione è vuota, se arriva qualcuno, noi siamo armati di tutto punto. Qualche anno prima la strage del rapido 904. Credo che avessero paura di una bomba o di un attentato. Ci riuniamo sui binari al buio sempre in piccoli gruppi, e poi cominciamo a camminare verso il fuori stazione dove vediamo delle luci in lontananza. Tra i sassi del binario non c'è niente. Nessuna pietra spostata, nessun esplosivo sotto una o due rotaie. Arriviamo a questi lampioni e c'è un treno fermo sulla destra su un binario secondario. Un treno militare carico di carri ed altrettanti vagoni di materiale. Ci giriamo intorno, sempre a gruppetti di due o tre e mantenendo la distanza. Se venissimo presi di mira, non rimarremmo uccisi tutti. Alternativamente ci alterniamo a pattugliare oltre la scarpata sul lato destro e chi rimane al treno, fa copertura in ginocchio e fucili spianati ma non c'è niente. Rimaniamo li ed ogni 15' circa, ripetiamo il pattugliamento. All'alba vengono a recuperarci con i camion e ci portano via. Siamo stanchi ma abbiamo tutti l'adrenalina a 10000. Consegniamo le armi e ci infiliamo in branda. Qualcuno di noi va direttamente in fureria e chiede con fare angelico: "Quando ce lo fate rifare"? Ecco, questa è stato il primo servizio in tenuta da combattimento o in divisa dove sei visibilmente un bersaglio, dove tra l'esserci e il non, è anche questione di fortuna.
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Credits: https://www.airholic.it |
- "Perfetto"!
Per devo dire che mi davano 30' per preparami la mattina, e il Brig. prima di sta storia veniva in camera, apriva completamente la finestra anche in caso di burrasca, afferrava il materasso e mi sbrandava urlando: "5 minuti! Operativo in 5 minuti. Muoviti fannullone!". Il primo giorno inseguii il caporale chiamandolo "Mamma!!!".
Meglio non averne nessuno. Se sei depositario di un segreto potresti essere sottoposto ad interrogatorio anche pesante. Potrebbero coinvolgere familiari o amici per farti cantare. Qualsiasi esso sia, fa in modo che lo sappia il mondo, magari non tutto ma chi deve sapere, sappia. Alle volte conviene fare una memoria e depositarne due copie in altrettanti due luoghi sicuri. Insomma, ognuno faccia come crede ma alle volte aiuta. Mi sono mangiato le mani per quasi quarant'anni piuttosto che rispondere a destra e a manca o rimangiandomi questo o quello. Adesso posso anche crepare in pace, m'importa una sega. Sta di fatto che di manette ne ho messe parecchie a chi non cacava nel vasetto. Lasciatemi perdere, così come lascio perdere voi. Non ho mai fatto differenze tra bianchi, neri, gialli, a pallini o che pregassero questo o quello. L'unica cosa importante è il rispetto. Fate la vostra vita come meglio credete ma se mi pestate i piedi in malo modo farete la fine della milanese, impanata e fritta. Patti chiari, amicizia lunga.
Come ho già detto, mi sono considerato già morto molti anni fa. Il primo assalto dei Marò con gli elicotteri e le MG 42/59 che sparavano. Ok, a salve ma prima cosa che fai è quella di buttarti a terra cercando riparo. Il treno, l'attentato di Capaci dove i fratelli sono rimasti per strada e quello che ne è seguito per me. Gli allarmi nel cuore della notte dove non si un cazzo di quello che succede e magari ti portano al primo aeroporto vicino. Ho imparato che se arrivi li e le eliche degli elicotteri e dei C130 sono accese, da qualche parte ti portano. Ho vissuto il periodo della uno bianca quanto ci sparavano senza guardare per il sottile. La lista è lunga. Molto lunga.
La mia paura l'ho praticamente sempre vinta. Se urlo incazzato, alla fine mordo piano e poco, ma se rimango in silenzio, divento pericoloso. Ci mettiamo meno di un battito di ciglia da passare dalla modalità rilassata a quella "Kill Bill". Questa considerazione mi ha permesso di scamparla diverse volte anche se spesso per karma. Invece di girare a destra, ho solo svoltato a sinistra. Ciò non cambia la natura delle cose. I mei servizi, sono alle volte cominciati con un: "Vado a Firenze" e da un'altra parte. Il che significa che se mi fosse successo qualcosa, avrebbero informato casa per un incidente d'auto magari a Limite sull'Arno e nessuno mai avrebbe saputo per cosa e chi. Vero, utilizzo tutte le mie conoscenze per non far tracciare il mio telefono, per far sapere dove sono, che faccio e con chi sono. Rimane il fatto che la coscienza di esserci adesso cammina a stretto contatto che pochi minuti dopo non potrei essere terminato più. Tante volte ho ripetuto alla mia compagna: "Lo sapevi con chi uscivi e con chi hai scelto di condividere la tua vita. Continua a rispettarmi". E' vero, ho avuto reazioni d'istinto e me le son dovute rimangiare ingoiando il tutto. O così, o scoprirmi ed ho fatto bene a fare quel che ho fatto.
Una volta ci dicevano che i sovietici erano nostri nemici. Tutta propaganda. A loro non gliene fotteva niente di noi ma per respingere quell'eventuale assalto avevamo 11' di aspettativa di vita. Nessuno di noi se ne è mai andato. Adesso vedete in tv le bombe guidate che colpiscono i ponti. "Ai miei tempi" andavano minati. Non c'erano visori termici e le mine non si vedevano. Andavano ricercate con i M.D.. Non c'erano robot. Si sminava a mano e qualcuno faceva boom.
- "No, non nel senso scappato. Ritirato, ripiegato si. "Vittoria o morte", la resa non l'ho mai contemplata".
- "Vieni a fare un servizio con noi?" dice il nuovo comandante. "Si, certo. Almeno mi levo da qui".
- "Sei armato?"
- "Che prendi"?
- "Una Glock 19"
E' bene sia chiaro per tutti. Quando esci armato devi essere pronto ad usarla e a mente fredda. A fare quello che si deve fare nel modo giusto o ti assaliranno in ogni modo possibile per tentare di dimostrare che hai sbagliato. Ci proveranno comunque visto che questo è un paese del cassio d'oro dove si puniscono gli agenti e si difendono i delinquenti. Altra roba sono le missioni all'estero. Se qualcuno ci rimane, i corpi rimangono li e se qualcuno torna a casa ferito o peggio, si fanno tutti i caxxi loro.

- La legislazione non tiene conto dell'emotività delle persone. Non è questione di mettersi ad inseguire un ladro ma inevitabilmente, uno cessa di difendersi quando si sente sicuro e quando contestualmente sono al sicuro i suoi familiari o amici o anche persone capitate in quella situazione.
- Formi un soldato poi non vuoi che sia un soldato. La differenza tra la vita e la morte è questione di attimi. Se ti puntano addosso una pistola anche se è una replica priva di tappo rosso, prima spari, poi vai a vedere che arma era. D'altra parte se è vera, tu proprio non arrivi a vederla oppure è l'ultima cosa che vedi. Sei già morto.
Sono buddista, voglio essere cremato ma ci sono due cose che non ho mai voluto.
1 - Finire nelle mani del nemico ed essere torturato. Lascerò sempre l'ultimo proiettile o l'ultima granata per me.
2 - Rimanere in territorio nemico. Vorrei tanto essere riportato a casa anche se per questo, non voglio che nessuno ci lasci la pelle nel tentativo di farlo. Di sicuro è una cazzata ma l'idea di rivedere la mia terra ed i miei cari dopo morto mi da sollievo e dolcezza. Oddio, vorrei sapere come fare a vedere qualcosa dopo il trapasso ma rimane il quanto.
Buona giornata. Mastro De Sade