- "Al solito amico mio rispose ma stasera hanno tutti meno paura di me eppure prendo lo stesso numero di persone senza distinzioni. Sarà che cercano di riderci un po' su che quasi mai, fino al mattino successivo, si accorgono che manca qualcuno di loro. Qualcuno se ne va rapidamente, altri dopo una lunga agonia ma il risultato è sempre lo stesso. Lasceranno tutto quello che gli è servito in vita, quello che hanno accumulato, quello che credevano importante. Non ultimo tra le scarpe, auto, case, orologi, gioielli e chi nè ha, più nè metta, lasceranno anche come si sono comportati".
- "Scusami ma non credo di aver ben compreso. Non ci sarà una specie di bilancia tra il bene ed il male fatto"?
- "E' no. Credi davvero che tu possa meritarti qualcosa di meglio seguendo la tua paura di Dio che ti costringe a fare del bene per andare in paradiso? Niente di più sbagliato. Le azioni che partono direttamente dalla tua sensibilità avranno un merito, senza paura alcuna mentre tutte le altre condizionate da credenze religiose, gruppi di appartenenza o per tentare di fregarmi, ovviamente non avranno alcun merito".
- "Quindi il tutto è dettato dalla nostra sensibilità se mi è ben chiaro".
- "Vuoi qualcosa da bere ed uno snack"? Le chiiesi provando a buttarla li tanto per rompere la distanza e con sorpresa mi rispose:
Mi alzai, andai di la e presi dal frigo un po' di bitter analcoolico, casomai che dopo sbagliasse con quella falce qualche salatino e dei tramezzini fatti in più piccoli pezzi. Uscii di nuovo con due bicchieri pieni portando il vassoio e le ciotoline di salatini.
- "Ecco... " porsi senza accorgermi di essermi avvicinato un po' troppo e tutt'ad un tratto, la sorpresa. La signora oltre una certa distanza emanava calore, non freddo e un gran bel senso di benessere e pace.
- "Sei rimasto sorpreso vedo".
- "Si, si vede così tanto"? risposi. "Si sente anche". Proseguii.
- "Tu pensi che la grande maggioranza delle persone sia spinta dal desiderio di essere se stessi? Naaaa... Questi hanno solo paura. Paura che anche se si proclamano atei, poi ci sia un dio che gli renderà conto e di fronte a Dio, tutto si adegua. Contestualmente hanno paura a rivelarsi e sempre piuttosto che farlo, passano da una menzogna all'altra. Nella società usano maschere e poi si infilano in gruppi a tema in cui di nuovo usano maschere. hanno bisogno di sentirsi realizzati. Ne trarrai anche tu che il risultato non può che essere scontato. Cambiano solo gabbia. Ci entrano dentro e poi chiudono da soli lo sportello dopo aver acquisito la certezza che in ogni gruppo esiste un capo, quasi sempre un narcisista patologico a cui rivolgere i loro ossequi e la loro ammirazione. Io alla fine vengo solo a prendere un corpo di una vita inutile dedicata all'appiattimento. Buono questo bitter, hai per caso una fettina di arancia"?
- "Mi trovi un po' tra l'attonito e lo spupito sai''? Risposi.
- "Dai su Lukas, quante persone in vita credi che siano in grado di stare qui con me e conoscermi sul serio. Morirebbero semplicemente di paura".
- "Beh, se devo essere sincero, ci siamo visti tante volte prima..."
- "Vero, ma non hai mai tremato, hai mantenuto la tua identità senza battere un ciglio e questo amico mio è rarissimo. Hai proseguito con le tue scelte, giuste o sbagliate che siano ma pensate e frutto del tuo ragionamento e non quello di qualche altro. Devo andare amico mio. Quando sarà il momento spero per te che possa essere dolce, vorrei tanto accompagnarti di persona".
- "Grazie a te Morte ma come devo chiamarti"?
- "Con il mio nome".
- "E sarebbe"?