"Domanda. Salve a tutti gruppo, mi sento una slave da molti anni, ora che sono più grande ho deciso d'intraprendere un percorso di conoscenza di questo mondo e mio personale poi ho deciso di parlarne al mio compagno, lui non accetta la mia indole e questo ha creato un punto di rottura nel nostro rapporto lui ha paura del legame che si può creare con eventuale master o essere usata in certi modi. Purtroppo devo abbandonare il mio percorso anche se non vorrei, infatti chiedo come potrei farle conoscere meglio questo mondo? Senza forzature ne che porti a una rottura completa del rapporto?
Grazie mille delle risposte"
Bon, ci provo.
Intanto questa domanda solleva diversi dilemmi che sono praticamente la chiave ed il problema dei sadomasochisti empatici. Per quelli non empatici, il problema non si pone, fanno parte di quella folta schiera di sociopatici che si trovano in giro e non avendo sentimenti, il problema a loro non tange.
Allora che si fa quando un/a la mattina si scopre bisex, lesbica, gay, o sadomasochista? Non è un ruolo, è una condizione. E' parte di noi come i nostri capelli, le gambe, le mani e via così. Non ci si può scindere rimanendo empatici e le uniche possibili alternative sono:
- Cominciare a seguire la via del non sentimento. La sociopatia è uno stile di vita non una malattia. Va bene così ma il prezzo da pagare è il mancato appagamento. Il piacere è fisico, l'appagamento deriva dall'anima, dai sentimenti e se questa viene soffocata, non ci sarà mai.
- Cominciare ad seguire la poligamia. D'altra parte la monogamia è un'invenzione dell'uomo e dalla filosofia della società che ha "costruito". Il prezzo da pagare è che molti, tanti pensano che non sia possibile, che l'unicità stia nelle persone e che i rapporti poligami non vadano bene. Un indicazione in questo senso l'hai già avuta e non mi pare positiva.
- Fare una scelta di vita diversa. Accettare la tua condizione, esplorare la tua essenza, la tua sessualità nella ricerca di rapporti SM empatici e vedere se sei sub o slave. Per una sub, problema minore, per una slave, problema complicato. Trovami uno o una che è stato qualificato da qualcun altr@ in merito. Sono o siamo quasi nella totalità, auto attribuiti nel "ruolo". Ocio, scrivo ruolo ma non lo è. Non è una maschera che si indossa a teatro. non è un GDR, non ti scopri lesbica dalle 20:00 alle 24:00 poi torni nella "normalità". Sei o non sei ma se lo sei, devi affrontarti ed il cammino fra una montagna di fakes che sono li per divertirsi, affamati di BDSM e di GDR ma che di SM non ne sanno e non ne vogliono sapere niente.
Senza una rottura completa del rapporto difficilmente ci arrivi. O menti e fai la tua strada in segreto per vedere dove ti porta oppure glielo dici e in fondo credo che sia la scelta giusta. Se ti ama ti accetta per quello che sei, anche se sei slave o mistress o quello che è insomma. Se invece si tratta di una pulsione solo di letto, anche questa la scoprirai con il tempo. Ti metto un link ad un vecchio post che è ancora valido e sono le esatte problematiche di ogni "viaggio". Leggilo, penso che sarà istruttivo. "Il BDSM in 20 aforismi zen"
Adesso dirai. E' schietta e diretta come risposta? Ebbene si. E' quel che è. Se non si accetta la verità si rischia di affogare e nessuno è immune ad gorgo che ci risucchia all'improvviso e ci porta sotto.
Adesso dirai. E' schietta e diretta come risposta? Ebbene si. E' quel che è. Se non si accetta la verità si rischia di affogare e nessuno è immune ad gorgo che ci risucchia all'improvviso e ci porta sotto.
Namasté.
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