Ai miei tempi non c'era internet. Le cose dovevi capirle da solo e quando avevi un'idea ti confrontavi. Prima nessuno ti dava una spiegazione.
Le prime domante poste, erano queste:
- Ti scopi una in gola, questa vomita allora gli dici di tenere la bocca un po' più chiusa per andare per gradi. Questa invece di fare così apre la bocca e lo prende tutto. Lo fai in tre, sul cazzo ci sono gli umori e la saliva dell'altra eppure se lo scambiano e fanno a chi succhia meglio. il trucco gli riga le guance e gli occhi diventano rossi. Poi vieni e gli dici di non ingoiare e scambiarselo con un lingua a lingua. Lo fanno, sempre e va a finire che o si fanno un dito o un 69 fino a che non schizzano e tremano. poi ingoiano anche quello.
- Fai sesso a tre, ti inchiappetti come dio comanda una e questa leccherà l'altra fino alla fine dei tempi. Non ci sta l'altra farsi mettere la bocca di una donna tra le cosce? Oh si che ci sta, tocca a lei dopo e se non vuole andare in bianco, si lasci fare. Dopo una volta cominciano a toccarsi e a fare sesso lesbo anche se dicevano, no, mai.
- Non ne mandi una al cesso o meglio ce l'accompagni. ci metti una mano, gli stropicci la fica ba gnata e poi acchiappi per i capelli l'altra e gli dici di leccarla. Gode solo per il gesto. Il passo successivo quando deve fare la pp è già in ginocchio tra le sue cosce e la ingoia tutta. Tu gli devi insegnare che le prime volte la pp è basica e fa reazione con l'Hcl dello stomaco. 3 - 4 boccate, poi fermati. Prendila in faccia, tra i capelli sul seno ma non ingoiare. Imparano veloci, così veloci che nessuno riesce a farla più nel WC. Ci sono troppi feromoni li dentro e tutti sanno che dopo 10-15', l'eccitazione sale a mille.
- Poi tocca a te. Acchiappi chi fa più storie. Gli dici: apri bocca, lingua fuori, testa inclinata all'indietro e va a finire che di 5-6 pp se le ingoia tutte. L'ultima si lamenta che non sa più di ananas ma la ingoia comunque,
- Gli dai 20 sculaccioni, alla fine si lamenta e dal 16 comincia a sentire male. quando è venuta passi a 25 e piano, piano arrivi a trenta. Il corpo reagisce alle endorfine, il piacere comincia a moltiplicarsi e poi te lo chiede lei che siano sculaccioni o frustate. Qualche volta si passa al peperoncino e quella urla fino a che non la lavi. Lacrima, piange, si lamenta ma che dica la SW, manco a parlarne e gode come non mai.
- Tanto più sei rude, tanto dopo devi abbracciarla ed avere un getto di ossitocina e arriverà pure l'ossitocina. Gli abusivi si fermano qui, i sentimentali, al rilascio di tali ormoni fanno seguire gesti che confermano quello che hai promesso e detto. Impara a riconoscerli. Ocio che spesso sono più le donne che sfruttano l'innamoramento per ottenere quello che vogliono.
- Non fare preferenze, mai. Ci sarà sempre chi è più brava a tirarti un pompino e chi meno. Chi più esplicita, chi meno. Chi più curiosa, chi va forzata. Non fare preferenze, quello che fai ad una, fallo all'altra. Vedi sempre il lato positivo della relazione mai il lato negativo a meno che lei non capisca il senso. Qui non vi sono nemici in competizione ma solo apporti in una relazione.
Morale: fagli fare le cose anche quelle che dicono non gli piacciono, Al III giro nel 96% dei casi avranno cambiato idea. Perchè? Non lo so! So che mi dicono che non è quello che fai ma come lo fai. Se stai bene fai le cose più oscene o le cose più semplici ma stai bene!
Finché morirai come servo del Gran trono avrai ottenuto l'impossibile: hai smesso, hai mollato. Sei tornato soltanto perché Lei ti è stata portata via. La vera domanda è: chi vuoi essere quando morirai, Baba Yaga? L'ultima cosa che molti vedranno? O da essere umano, che ha amato ed è stato amato dalla "sua donna"? Chi vuoi essere quando morirai, tu?
Dimmi come ci si oppone al vento? Come si spacca una montagna? Come si seppellisce l'oceano? Come si sfugge alla luce? Si, puoi scegliere l'oscurità, ma loro sono anche lì. Ogni azione ha conseguenze.
Io, da piccolo uomo come sono, non capisco. Vuoi lanciarti con un paracadute? Entri in un simulatore che riuroduce una realtà virtuale ma te la fa sentire reale. Vai in un aeroclub, ti metti l'imbracatura, ti allacci davanti all'istruttore e ti lanci in tandem. Non impari un cazzo, ti vivi un'emozione "vincolata" a quello che fai ma alla fine resti sempre lo stesso. Vuoi un brevetto basic-militare? Ti iscrivi ad un'altra aero scuola, fai tre lanci con il paracadute tondo. Non lo controlli ma ti insegnano le manovre di emergenza. La velocità è maggiore rispetto alla vela, non controlli la direzione. Se il vento ti porta su un albero o in un fosso, li centri in pieno. Vuoi "volare"? Fai il corso completo, ti lanci con la vela quadra, che quadra non è. Controlli il volo e la direzione. Tocchi terra frenando e se tutto va bene, scendere uno scalino è più dirò. In tutti i tre modi rischi la pelle e la schiena o le caviglie o la pelle. Via, via che sali di livello, impari qualcosa. Il volo dipende da te, la tua sicurezza uguale.
In tutti e i tre casi, fai paracadutismo ma l'ultimo è quello "vero". Il resto è roba da ragazzi o troppo semplice perché sia sempre autentico, emozionante, vario e particolare. Tu scegli il tuo insegnante e la scuola dove ti trovi meglio. Nessuno può obbligarti.
Il SasoMaso è molto simile a questa roba. Che vuoi dalla vita, che emozioni vuoi vivere, che esperienze vuoi fare? Resta il fatto che i primi tre sono quasi dei surrogati e li definiamo "gdr" giochi di ruolo, in cui nessuno rischia niente. Lei mette in campo i suoi limiti, quello che vuol provare, lui, il top deve rispettarli. Fine della musica e della storia. Sta di fatto che personalmente questo non è per me. Ci sono già passato. Io in caso di azione, prendo l'uniforme, chiedo quello che cazzo devo fare, con chi lo devo fare, l'armamento, il setup e la squadra. Da geniere sono io il primo. La mia vita dipende dagli altri oltre che da me che scopro trappole esplosive e mine. Scurisco il viso del camerata, uno di loro, lo farà con il mio e andiamo verso la nave, il carro, o l'elicottero che ci porterà a destinazione. Quello nuovo tra la paura, il casino del motore dei 130, dei carri, la gente che urla, il non sapere dove cazzo si va, se non se la fa nelle mutande, poco ci manca. Vi è chiaro questo concetto?
Per voi io devo gestire l'adrenalina e fare il modo che la salita ci mette tempo ad andare fuori scala o dopo due o tre anni, per avere lo stesso emozione, dovrete farvi sbattere da un gruppo di uomini e donne l'uno più stronzo dell'altro e tornare a casa con dei lividi che ci metteranno un mese a sparire.
Qualcuno sa cosa fosse la benedizione? Ve lo racconto subito. Negli alp... quando c'erano i muli, la cerimonia dei camerati che ti dava ufficialmente ingresso nel gruppo, era l'ostia. Prendevano una patata, la tagliavano a rondelle fini, la inzuppavano nell'urina del mulo e te la facevano mangiare alle reclute. Senza sta roba, sareste rimasti dei borghesi in divisa! Quando vai in combattimento, qualcuno si fa male e in genere è roba che buca ed esplode. Ti stacca mani, dita, braccia, Ti apre la pancia e le budella escono e tu gliele devi tenere li fino che non l'evacuano. Il puzzo, il sangue e le urla si sprecano.. Che volete dalla vita gente? Ogni cosa ha conseguenze, un "prezzo". Correre in auto, in bici ha conseguenze. Ogni cosa ce l'ha ma quando morirete l'unica cosa che vi porterete dietro è quello che vi è rimasto nell'anima. Come vi siete comportati in vita con gli altri e con voi stessi. Bene, ho sempre creduto che un buon master, una brava persona non debba parlare di quello che ha visto ed è passato attraverso solo perché glielo impone la legge (Art. 379 bis Codice Procedura Penale. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque rivela indebitamente notizie segrete concernenti un procedimento penale, da lui apprese per avere partecipato o assistito ad un atto del procedimento stesso, è punito con la reclusione fino a un anno), ma per il peso che dopo ci si porta dentro e non sono i danni fisici più o meno evidenti ma le ferite che arrivano all'anima. Mica mi pesa il fatto di avere più fratture di un pallottoliere o di essermi ricucito due volte, mi pesa quello che mi porto dentro. Così non sono colui che ti insegna ma anche quello che ti protegge. Che prende sulle spalle il carico pesante e ti passa solo il bello.
Se siete pronte, fatemi il piacere di fare quello che vi viene chiesto di fare o di andare a fanculo da soli che tanto è l'unico posto in cui state bene,
Lancio in tandem. Statte fermo, tieni la posizione e goditi la caduta. Tu sei in balia di quello che sta dietro di te. Il tuo bel GDR,,,
Lancio militare vincolato. Paracadute tondo (emisferico). Sei agganciato all'areo da un cavo che quando ti butti, estrae il tuo paracadute. Non controlli la direzione di volo, L'apertura è praticamente sicura ma per i lanci a bassa quota, spesso non hai tempo di eventualmente sganciare il primo paracadute ed aprire quello di riserva.
Il lancio libero prevede invece che il paracadute primario esca dalla sacca tramite uno più piccolo che viene chiamato estrattore. Questa tecnica può essere fatta sia a bassa che alta quota con bombola e maschera per ossigeno indossando una tuta termica a seconda dello scopo della missione.
“Metta” è la traduzione in lingua pali di benevolenza o gentilezza amorevole, intesa come qualità della mente che si esprime nel comportamento. “La natura essenziale della benevolenza è il desiderio che la persona su cui si sta concentrando la propria mente sia felice e stia bene”.
karuṇā e maitrī. compassione, amore, empatia...
Alle volte qui mi sembrano concetti astratti. Parli con qualcuno ed è come un bambino che non sa scrivere il corsivo. Eppure sono concetti basilari come il dare la buonanotte o il buongiorno all'interlocutore. No, qui la gente sparisce e se ne va. Cosa manca, la scrittura o l'educazione? Dall'altra parte c'è sempre una persona non una tv, un pc o un telefono. Questa persona necessita di ricevere attenzioni nello stesso modo che vuoi ricevere tu. Desidera rispetto ed empatia. Desidera di non essere considerato/a un elettrodomestico perché nel caso, la storia finisce li.
Finisce li anche con un "a domani" e né domani o domani l'altro si sente battere un colpo che non mi dite che non avete tempo, non avete educazione, questo è il problema. A fanculo ci andate prima di ogni possibile intesa anche nel solo chiacchierare.
Quelle che stanno sul vago è pure peggio. "Dove fai servizio?" gli chiedi e quella non solo non ti risponde ma sparisce per alcuni giorni.
Non rompetemi i coglioni, voglio solo fare due chiacchiere, null'altro. Se siete impossibilitate anche a quelle, ciaone. Ite, missa est. E magari vi appellate a miss, dea, dio, re, regina... una sega! Vi mancano proprio le scuole elementari.
Io sono stato quello che gli altri non volevano essere.
Io sono andato dove gli altri non volevano andare.
Io ho portato a termine quello che gli altri non volevano fare.
Io non ho preteso mai niente da quelli che non danno mai nulla.
Con Rabbia ho accettato di essere emarginato come se avessi commesso uno sbaglio.
Ho visto il volto del terrore.
Ho sentito il freddo morso della paura.
Ho gioito per il dolce gusto di un momento d'amore.
Ho pianto, sofferto e ho sperato ma più di tutto,
Io ho vissuto quei momenti che gli altri dicono sia meglio dimenticare.
Quando giungerà la mia ora agli altri potrò dire che sono orgoglioso per tutto quello che sono stato: un Soldato.
George Skypeck
Situazione.
Beh, se per 40 anni ho nascosto al mondo questa mia vita, direi che sono stato bravo anche se più di qualche volta mi sono prurite le mani. Qualche giorno fa mi ero svegliato con un ricordo che avevo dimenticato. Troppe volte mi è andata bene. La maggior parte delle persone non sopravvive ad un singolo evento ed io ci sono passato attraverso dieci volte. Mi sono chiesto perché il karma è stato così magnanimo. Gente che meritava una vita più lunga magari passata con i figli rimasti senza un genitore troppo presto ed io che sono solo, ne sono uscito illeso o quasi.
Quello da cui non sono rimasto immune è stato il tradimento. Arriva sempre dalle persone che ami, per cui avresti dato tutto non per lavoro (o parola data che sia), ma per quello che sentivi per loro. Non so chi l'abbia mai scritta questa frase ma è così: "Non li trovi nascosti nel buio. I peggiori mostri ti guardano in faccia. e ti sorridono". Persone a cui avevi letteralmente confidato tutto anche i momenti più difficili, le immense porcate a cui certi uomini possono arrivare a fare e le hai anche viste fatte. Ve l'ho chiesto diverse volte ma al solito non mi avete mai risposto. Che faccia ha il boss mafioso che vi vive accanto? E' un vecchietto tranquillo, gentile, affabile, privo di spiccati accenti dialettali, sempre cortese ed in vena di scambiare due parole con voi. Non lo riconoscete fintanto che non viene individuato e arrestato, il suo viso è invecchiato rispetto alle foto segnaletiche e non è come nei film in cui il cattivo ha la faccia da cattivo. Sembra piuttosto un angelo cortese e a meno che lui non si riveli o che per uno strano caso del destino, non lo rinosciate, non farete mai un'associazione di idee. Se invece vi accorgete chi sia, la vostra scelta è o fare finta di niente senza trasparire alcun che, o andare in una caserma senza essere visto altrimenti sparirete come hanno fatto molti altri prima di voi.
La frase: "La delusione più grande avviene quando ti rendi conto che le persone per cui tu avresti affrontato un uragano, per te, non si bagnerebbero nemmeno in una pozzanghera", acquisisce tutto il suo senso più completo. Già, perché "tu" attraverso quell'uragano ci sei passato davvero mentre tentavi di garantire la sicurezza e la serenità delle persone che ami e anche quelle che manco conosci. Ci penso sempre e non ne trovo via di uscita o un senso umano a tutto ciò. Non vi impegnate ragazzi, non fate promesse che non potete o volete mantenere che in genere è sempre il II caso e mai il primo. Tutti possono acquistare oggetti materiali ma la dignità, l'integrità, i sentimenti, la salute, la serenità no. Sono tutti stadi che solo con un impegno importante si raggiungono e sono difficili da mantenere e che rendono la vita degna di essere vissuta.
Illusioni.
Pensare che noi europei siamo la culla della civiltà, quelli che possiamo e dobbiamo insegnare al mondo a vivere è e rimane una visione di se che purtroppo si manifesta ovunque e sottomette qualsiasi cultura diversa dalla nostra. Qualche mese fa vidi un drone della operazione speciale russa in Ucraina in cui un guerriero russo, rimasto sul campo di battaglia con una ferita notevole (tibia e perone spezzati), prese una granata e armandola, mise fine alla sua vita per non cadere prigioniero. Non sapeva di essere ripreso eppure molti di noi l'hanno visto e tutti hanno pensato: "Avremo fatto lo stesso". Questo per noi si chiama onore e dignità anche nella morte. Questo è un soldato, non importa di che nazionalità sia, non importa se ha difeso un ideale sbagliato magari ma rimane il quanto. Oggi in Normandia riposano i soldati dell'una dell'altra parte così come nei nostri sacrari tipo il Monte Grappa e Redipuglia.
I ricordo operativo. Detto questo e per chi non mi ha seguito da altre parti, l'altro giorno mi è tornato in mente un ricordo. Tenuta da combattimento completa: mimetica, elmetto, maschera antigas, baionetta-pugnale ottima anche per il corpo a corpo o la soppressione silenziosa, giberne, caricatori, bombe a mano, zaino tattico, anfibi, viso oscurato e FAL bm59 (e qui i ricordi sono confusi. Come forze speciali mi ricordo che avevamo in dotazione proprio i BM59 FAL in legno ma molti di noi avevano quelli con il calcio pieghevole delle truppe aviolanciate. Lo strano è che furono ritirati dal servizio nella prima metà degli anni 80 ma noi li avevamo ancora. Ero innamorato di quel fucile con baionetta a pugnale adatta anche per gli agguati e il corpo a corpo. Preciso, facile da usare, con una cadenza di fuoco notevole a raffica e con pochissimo rinculo. Devo dire che ancora sia una delle più belle armi messe in servizio anche per calibro 7.62 invece del 5.56 che aveva anche un discreto potere d'arresto.
Ok, durante questo periodo ancora i visori notturni non erano stati creati, il kevlar non si sapeva cosa fosse e le ottiche solo quelle ad ingrandimento con lenti diurne. Ci scaricano in una stazione treni, dove non so. Ci fanno in loco un breve briefing con cui ci spiegano di controllare a 100 metri per ogni lato(binari che non ci fosse niente di sospetto.
Cominciamo il pattugliamento, in silenzio. Non ci facciamo vedere un granché anche se la stazione è vuota, se arriva qualcuno, noi siamo armati di tutto punto. Qualche anno prima la strage del rapido 904. Credo che avessero paura di una bomba o di un attentato. Ci riuniamo sui binari al buio sempre in piccoli gruppi, e poi cominciamo a camminare verso il fuori stazione dove vediamo delle luci in lontananza. Tra i sassi del binario non c'è niente. Nessuna pietra spostata, nessun esplosivo sotto una o due rotaie. Arriviamo a questi lampioni e c'è un treno fermo sulla destra su un binario secondario. Un treno militare carico di carri ed altrettanti vagoni di materiale. Ci giriamo intorno, sempre a gruppetti di due o tre e mantenendo la distanza. Se venissimo presi di mira, non rimarremmo uccisi tutti. Alternativamente ci alterniamo a pattugliare oltre la scarpata sul lato destro e chi rimane al treno, fa copertura in ginocchio e fucili spianati ma non c'è niente. Rimaniamo li ed ogni 15' circa, ripetiamo il pattugliamento. All'alba vengono a recuperarci con i camion e ci portano via. Siamo stanchi ma abbiamo tutti l'adrenalina a 10000. Consegniamo le armi e ci infiliamo in branda. Qualcuno di noi va direttamente in fureria e chiede con fare angelico: "Quando ce lo fate rifare"? Ecco, questa è stato il primo servizio in tenuta da combattimento o in divisa dove sei visibilmente un bersaglio, dove tra l'esserci e il non, è anche questione di fortuna.
Poi sono passato o meglio, ritornato ad altro ma non sposta il punto di una virgola. Nemmeno l'essere venuto a contatto con gente che di umano ha davvero poco ma piuttosto con dei veri e propri macellai. La cosa ridicola è stata di sicuro l'azione della sociopatica milanese di qualche anno fa che dall'alto del suo super ego, aveva tentato di mettermi paura e di farla franca. Peccato che sia andata così. Davvero un peccato ma d'altra parte non ho mai voluto niente a che vedere con persone a cui onore, valore, sincerità, lealtà, condivisione, verità non abbiano mai detto nulla. Quando sei in servizio sai bene che il fuoco dell'occhio umano è di circa un metro, il resto è tutta visione periferica. Chi è dietro di te guarda dove tu non guardi, chi è dietro di lui, guarda dove noi non guardiamo. Lo sappiamo bene e mettiamo a rischio la pelle per la fiducia. Lo facciamo anche per le persone che non si meritano niente. Quelle che conoscono solo l'egoismo, che parlano male degli altri, di quelle invidiose di altre persone, di quelle che conoscono alla fine solo il male o il peggio che si possa dare semplicemente perché ci sentiamo superiori a loro. Vi dirò di più, lo sappiamo che lo siamo e N.F.U.C. (non ce ne fotte un caxxo). Noi viviamo in un'altra dimensione semplicemente. Se sta gamba guarisce bene, altrimenti me la faccio tagliare e mi butto (finalmente), da un aereo e fine della frittata. Alla fine credo che "scemi" ci siamo nati. Volevo pilotare un jet, nulla da fare. La vista non era delle migliori. Metto domanda nella folgore che all'epoca era forza speciale, ci mise lo zampino il mio babbo, Nulla da fare. Nei granatieri di Sardegna mi infilarono ed io gli dissi: "Non ci vado manco sotto tortura. Solo guardie, due balle indescrivibili".
- "Ti vanno bene i guastatori? Ho un posto libero"! - "Perfetto"! Per devo dire che mi davano 30' per preparami la mattina, e il Brig. prima di sta storia veniva in camera, apriva completamente la finestra anche in caso di burrasca, afferrava il materasso e mi sbrandava urlando: "5 minuti! Operativo in 5 minuti. Muoviti fannullone!". Il primo giorno inseguii il caporale chiamandolo "Mamma!!!".
Gli ufficiali.
Per quello che ho vissuto, solo pochi erano degni di questo nome soprattutto da maggiore in su. Tutto il lavoro sporco era roba nostra e tutto il merito loro. Non che mi andasse male ma era tutto un chiamare per quello e quell'altro ed io non volevo i gradi anche se me li hanno proposti. Una volta andammo a fare rifornimento e avevo un caporale ed un caporal maggiore. Arriviamo alla guardia ed il Tenente non voleva farci passare. Così mi sporsi dal finestrino e gli dissi: "Tenente lei non è mai stato qui. Non ha visto un caxxo e pertanto alzi quella sbarra". Fece un "Mah!" scuotendo la testa. Gli suonava difficile che a capo di una squadra fosse nominato un s. semplice che era più importante l'esperienza che il grado di per se. Per quel che ho visto, gli ufficiali danno ordini. Se qualcosa va male o se sbagli è colpa tua. Se raggiungono l'obiettivo, è merito loro, il tutto troppo spesso corredato di troppa boria. Quelli bravi, sono bravi sul serio e raramente ci sono vie di mezzo. Adesso si usa in ogni forza speciale oppure ammazzano quelli più alto in grado. Meglio tornare tutti e tutti interi. Psss. le forze speciali hanno un gladio romano sul fregio. Quello che le distingue è la specialità che praticano.
Segreti. Meglio non averne nessuno. Se sei depositario di un segreto potresti essere sottoposto ad interrogatorio anche pesante. Potrebbero coinvolgere familiari o amici per farti cantare. Qualsiasi esso sia, fa in modo che lo sappia il mondo, magari non tutto ma chi deve sapere, sappia. Alle volte conviene fare una memoria e depositarne due copie in altrettanti due luoghi sicuri. Insomma, ognuno faccia come crede ma alle volte aiuta. Mi sono mangiato le mani per quasi quarant'anni piuttosto che rispondere a destra e a manca o rimangiandomi questo o quello. Adesso posso anche crepare in pace, m'importa una sega. Sta di fatto che di manette ne ho messe parecchie a chi non cacava nel vasetto. Lasciatemi perdere, così come lascio perdere voi. Non ho mai fatto differenze tra bianchi, neri, gialli, a pallini o che pregassero questo o quello. L'unica cosa importante è il rispetto. Fate la vostra vita come meglio credete ma se mi pestate i piedi in malo modo farete la fine della milanese, impanata e fritta. Patti chiari, amicizia lunga.
Essenza.
Ebbene, chi sono? Io non esisto, non sono mai esistito ma c'ero. Ho aiutato i miei fratelli in crisi o bloccati dalla paura. Come recita quella poesia all'inizio, è veramente "cosa" mia. soprattutto le frasi in neretto con una eccezione. La pace di cui avevo bisogno, il luogo dove riposare, dove dare e ricevere amore anche estremo, è stato tradito senza ritegno da qualche "putt.." che mi aveva giurato e promesso rispetto. Non la capirò mai, io che di male ne ho visto e vissuto tanto. Ho fatto da scudo, e da filtro. Non mi interessava l'essere amato, ma rispettato si. Io che comunque ho tentato di garantire la vostra sicurezza e ho fatto le mie scelte. Cara S. tu hai assaggiato la mia furia un tempo. Così come non ho mai mollato un obiettivo, Non ho mai tradito la fiducia accordatami e ho dato tutto per mantenere quello che avevo giurato, a costo della vita. Per la cronaca. Il mio secondo nome è Massimo.
Quod in vita agimus, in aeternum resonat.
Mi è rimasto poco da vivere e dopo aver incontrato la signora in nero per dieci volte, non posso dire di averne paura. Si, alle volte l'ho desiderata e ancora lo faccio. L'idea di andarsene velocemente è spesso associata ad una sensazione di pace, di sonno ristoratore. Come un'anestesia.
Non capirò mai il tradimento affine a se stesso o per comodo, o per cambio di interessi, o semplicemente per passare a qualcosa o qualcuno di diverso scrollandosi via il proprio presente come un peso insormontabile. Credo che l'amore sia libertà e la capacita di capire chi si ha davanti. Il possesso non c'entra assolutamente niente. Poveracci quei tipi che uccidono per paura di perdere qualcuno. Quando ho capito di essere di peso, me ne sono andato io anche se a volte purtroppo, in malo modo.
Rapporti.
La prima volta che ho rivisto la mia compagna dopo qualche mese, eravamo a Cervignano del Friuli. Esco al solito in divisa che rappresenta l'appartenenza al corpo, i fratelli, la storia di questo paese, il sacrificio di troppi e quando sei solo, la tua famiglia. Uscivo quasi sempre in divisa, era e rimane una dimostrazione di rispetto per chi non c'è più e va portata senza sbavature. In quei luoghi non c'è cmq che non sia bagnato di sangue italiano. E' una cosa impressionante, commovente, drammatica e tragica. Ce ne andiamo in albergo. lei è in gonna, fa un freddo cane. Le abbassai i collant di lana che rivelarono un body color pelle. Aprii i clips, mi feci spazio e mentre già lei respirava affannosamente facemmo la prima in meno di 3 minuti. Beh, sembrava una visione. Qualcosa di inesistente ma di magico, non era vera ma era li. Toccare una favola. Non c'erano i telefonini, niente. Non ci eravamo visti per qualche mese semplicemente. Ecco. Poi volarono i vestiti e sfruttammo tutta la libera uscita per fare quello che c'era da fare.
Amore.
Non ho mai chiesto amore ma pace si. Serenità, un luogo tranquillo dove far riposare il cuore e la testa. Se mi sono innamorato alle volte sono andato via. Non era richiesto e per cultura l'amore è reciprocità. Se uno non ricambia, inutile insistere. Rimanere alle volte rende più difficile la fine. Però mi hanno chiesto di passare da una relazione più leggera a qualcosa di più profondo. Dentro di me vive una parte che è fatta di dolore, io non sono il soldato romano capace di qualsiasi strage senza rispetto per bambini, donne, animali. Rimango una persona con molta empatia e nessuno ha il diritto di farmi del male soprattutto in modo gratuito. Sempre detto in modo diretto: fatti i caxxi tuoi ed io mi faccio i miei ma soprattutto, guarda dove metti i piedi. Siamo tutti volontari e per quello che mi riguarda, della generazione Z non so che farmene. Così ho lasciato la scelta di andarsene prima che un rapporto sereno diventasse un rapporto d'amore e sono rimaste tra 10 sguardi dolci e 100 promesse. Nessun giuramento è fatto a tempo. Pensateci perché potreste cambiare idea in futuro ma la lealtà come minimo la devi a chi hai giurato. E' sempre questione di integrità (essere integro, incorrotto; onestà, rettitudine assoluta. Anche, l’essere intatto, privo di colpa o di accusa: integrità del nome, della fama, dell’onore), e comporta maturità e rispetto leale ma questi si sono rivelati solo sentimenti e parole vuote, fasulle, ingannevoli. per quello che mi riguarda, questo è un tradimento di quelli parecchio gravi, tale da non potermi permettere di perdonarne alcuno. Se non fosse stato chiaro prima, di sicuro lo è stato dopo. Quello che lega l' "uomo alla sua parola non è altro che l'onore (il valore morale, il merito di una persona, non considerato in sé ma in quanto conferisce alla persona stessa il diritto alla stima e al rispetto altrui). "Ubicumque pudor est, semper ibi sancta est fides." Dove regna l'onore la parola data sarà sempre sacra! Publio Sirio. D'altra parte, il suo contrario è essere un truffatore. Chi mai ci vorrebbe averci a che fare?
La caducità della vita. Come ho già detto, mi sono considerato già morto molti anni fa. Il primo assalto dei Marò con gli elicotteri e le MG 42/59 che sparavano. Ok, a salve ma prima cosa che fai è quella di buttarti a terra cercando riparo. Il treno, l'attentato di Capaci dove i fratelli sono rimasti per strada e quello che ne è seguito per me. Gli allarmi nel cuore della notte dove non si un cazzo di quello che succede e magari ti portano al primo aeroporto vicino. Ho imparato che se arrivi li e le eliche degli elicotteri e dei C130 sono accese, da qualche parte ti portano. Ho vissuto il periodo della uno bianca quanto ci sparavano senza guardare per il sottile. La lista è lunga. Molto lunga. La mia paura l'ho praticamente sempre vinta. Se urlo incazzato, alla fine mordo piano e poco, ma se rimango in silenzio, divento pericoloso. Ci mettiamo meno di un battito di ciglia da passare dalla modalità rilassata a quella "Kill Bill". Questa considerazione mi ha permesso di scamparla diverse volte anche se spesso per karma. Invece di girare a destra, ho solo svoltato a sinistra. Ciò non cambia la natura delle cose. I mei servizi, sono alle volte cominciati con un: "Vado a Firenze" e da un'altra parte. Il che significa che se mi fosse successo qualcosa, avrebbero informato casa per un incidente d'auto magari a Limite sull'Arno e nessuno mai avrebbe saputo per cosa e chi. Vero, utilizzo tutte le mie conoscenze per non far tracciare il mio telefono, per far sapere dove sono, che faccio e con chi sono. Rimane il fatto che la coscienza di esserci adesso cammina a stretto contatto che pochi minuti dopo non potrei essere terminato più. Tante volte ho ripetuto alla mia compagna: "Lo sapevi con chi uscivi e con chi hai scelto di condividere la tua vita. Continua a rispettarmi". E' vero, ho avuto reazioni d'istinto e me le son dovute rimangiare ingoiando il tutto. O così, o scoprirmi ed ho fatto bene a fare quel che ho fatto.
Perché queste scelte.
- "Perché hai fatto queste cose nella vita Luca? Hai mai ammazzato nessuno?"
- "Ho fatto quello che era giusto fare e perché ero bravo a farlo. Per il resto non posso né confermare, né smentire". Detto in modo politico: "Fatti un ballino di cazzi tuoi".
Il dolore.
Ho visto diversi pezzi di persone, ho visto corpi bruciare ed ho sentito il puzzo che emanano. Li ho visti giovani ed avevano una vita davanti. Ho diversi danni sul corpo, chiamatele ferite, chiamatele cicatrici e per uno strano caso del destino, sono sopravvissuto dieci volte alla morte. Questa roba ti segna perché vedi gente che al primo incontro con la signora in nero, se ne va alle volte tra mille sofferenze lasciando famiglie e figli. Io non ho nessuno, non sarebbe stato male fosse toccato a me visto i casini in cui mi sono volontariamente infilato. Caso strano è che la morte la metti nel conto ma il tornare a casa senza un pezzo quello ti (ci), terrorizza (tutti). Cerchi di non ci pensarci ed in genere ti riesce ma quando passa l'effetto dell'adrenalina arriva una botta di dolore. Qualcuno dice che sono matto ma come diceva l'amica Anne: "la pazzia è il sale della vita, è la stupidità che la rovina".
Parte del lavoro. Una volta ci dicevano che i sovietici erano nostri nemici. Tutta propaganda. A loro non gliene fotteva niente di noi ma per respingere quell'eventuale assalto avevamo 11' di aspettativa di vita. Nessuno di noi se ne è mai andato. Adesso vedete in tv le bombe guidate che colpiscono i ponti. "Ai miei tempi" andavano minati. Non c'erano visori termici e le mine non si vedevano. Andavano ricercate con i M.D.. Non c'erano robot. Si sminava a mano e qualcuno faceva boom.
- "Sei mai fuggito"? - "No, non nel senso scappato. Ritirato, ripiegato si. "Vittoria o morte", la resa non l'ho mai contemplata". - "Vieni a fare un servizio con noi?" dice il nuovo comandante. "Si, certo. Almeno mi levo da qui". - "Sei armato?"
- "Non ancora potrei chiedere una 92 ma è un cannone della madonna, devo andare a prenderla. Aspettiamo una mesata." - "Che prendi"? - "Una Glock 19" E' bene sia chiaro per tutti. Quando esci armato devi essere pronto ad usarla e a mente fredda. A fare quello che si deve fare nel modo giusto o ti assaliranno in ogni modo possibile per tentare di dimostrare che hai sbagliato. Ci proveranno comunque visto che questo è un paese del cassio d'oro dove si puniscono gli agenti e si difendono i delinquenti. Altra roba sono le missioni all'estero. Se qualcuno ci rimane, i corpi rimangono li e se qualcuno torna a casa ferito o peggio, si fanno tutti i caxxi loro.
Così se disarmi il tipo con un'arma impropria che si avventa su tizio o sulla sua ragazza per bucarla come un colino, tanto per tornare ai fatti recenti mentre aspetti il radiomobile, poi il giorno dopo nessun notiziario dice niente. Deve essere così. Tutti riprendete con il telefonino e non fate un nulla e a me se ci provate, ve lo infilo dove non batte sole.
Qual'è lo scopo, finire sui social o garantire che le cose vadano bene e che riprendano il loro corso di normalità? Io non ho dubbi in merito. Voi pensatela come vi pare.
I punti di tutta sta storia sono principalmente due. Nessuno di noi fa questa roba per lo stato che comunque ti da lo stipendio. Lo stato è quello che si dimenticherà di te alla prima occasione. Basta ricordare l'uranio impoverito o un'altra infinità di situazioni. Fino a che gli fai comodo, va bene. Quando non gli servi più, ti buttano via. I fratelli invece sono quelli come te. C'è un legame che ci unisce tutti, invisibile ed indissolubile. Se dai occasione di solo dubitare, sei fuori. Non c'è una seconda possibilità. I fratelli sono tutto il tuo mondo. Sono quelli che non si dimenticheranno mai di te. Sono quelli che spesso sono in sotto numero e non come in tv che ci sono gli elicotteri, i cani e 200 agenti di PG. Sono in due e dovrebbero essere in 4 e così senza bisogno che debbano chiedere, dici:
- "Vengo anche io" o "Vado io", tranquilli ragazzi.
"Se è destino che si muoia, siamo già in numero più che sufficiente; e se viviamo, meno siamo e più grande sarà la nostra parte di gloria.
In nome di Dio, ti prego, non desiderare un solo uomo di più. Anzi, fai pure proclamare a tutto l’esercito che chi non si sente l’animo di battersi oggi, se ne vada a casa: gli daremo il lasciapassare e gli metteremo anche in borsa i denari per il viaggio.
Non vorremmo morire in compagnia di alcuno che temesse di esserci compagno nella morte.
Oggi è la festa dei Santi Crispino e Crispiano; colui che sopravvivrà quest’oggi e tornerà a casa, si leverà sulle punte sentendo nominare questo giorno, e si farà più alto, al nome di Crispiano.
Chi vivrà questa giornata e arriverà alla vecchiaia, ogni anno alla vigilia festeggerà dicendo: “Domani è San Crispino”; poi farà vedere a tutti le sue cicatrici, e dirà: “Queste ferite le ho ricevute il giorno di San Crispino”. Da vecchi si dimentica, e come gli altri, egli dimenticherà tutto il resto, ma ricorderà con grande fierezza le gesta di quel giorno. Allora i nostri nomi saranno nei suoi brindisi rammentati e rivivranno questa storia. Ogni brav’uomo racconterà al figlio, e il giorno di Crispino e Crispiano non passerà mai, da quest’oggi, fino alla fine del mondo, senza che noi in esso non saremo menzionati; noi pochi.
Noi felici, pochi.
Noi manipolo di fratelli: poiché chi oggi verserà il suo sangue con me sarà mio fratello, e per quanto umile la sua condizione, sarà da questo giorno elevata, e tanti gentiluomini ora a letto in patria si sentiranno maledetti per non essersi trovati oggi qui, e menomati nella loro virilità sentendo parlare chi ha combattuto con noi questo giorno di San Crispino!".(William Shakespeare, Enrico V).
O per come disse il tenente Greco ne "Le Vite degli Altri - La vita di una donna soldato": "Perché io non volevo fare una vita banale". Volevo che questa vita servisse a qualcosa, a creare un mondo di pace, di sicurezza. Un mondo più giusto e guardate dove siamo finiti!
Non voglio assolutamente parlare di politica ma è chiaro dopo le vicende del gioielliere condannato in primo grado a diciassette anni, come si comporta lo stato. - La legislazione non tiene conto dell'emotività delle persone. Non è questione di mettersi ad inseguire un ladro ma inevitabilmente, uno cessa di difendersi quando si sente sicuro e quando contestualmente sono al sicuro i suoi familiari o amici o anche persone capitate in quella situazione.
- Chi è quello sano di mente che non spara se gli assalitori corrono via? Potrebbero avere un complice, delle armi aggiuntive nascoste in un veicolo, dentro l'androne di un edificio. E' da folli aspettare che tornino per vedere quel che succede o come si evolve la cosa.
- Chi glielo dice a lui che fuori non vi siano complici o altre armi nascoste o pronte a sparare? Quando le vedi, è troppo tardi.
- Se pensi che le armi non servano o non debbano essere usate, perché le dai agli agenti o alle persone ma specialmente con il munizionamento parabellum? - Formi un soldato poi non vuoi che sia un soldato. La differenza tra la vita e la morte è questione di attimi. Se ti puntano addosso una pistola anche se è una replica priva di tappo rosso, prima spari, poi vai a vedere che arma era. D'altra parte se è vera, tu proprio non arrivi a vederla oppure è l'ultima cosa che vedi. Sei già morto.
- Noi usavamo invertire i colpi del caricatore del fal (BM59), in modo che il tracciante uscisse per II. C'era sempre qualche imbecille che saltava il muro che era in fuga ed il "Chi va là, altolà, fermo o sparo" ripetuti tre volte, in genere non dava effetti ed ogni tanto dovevi sparare. Se prendevi il deficiente di turno era meglio che il tracciante finisse in aria. Ne sparavi due: il primo addosso al coglione, il secondo in alto.
Religione. Sono buddista, voglio essere cremato ma ci sono due cose che non ho mai voluto. 1 - Finire nelle mani del nemico ed essere torturato. Lascerò sempre l'ultimo proiettile o l'ultima granata per me. 2 - Rimanere in territorio nemico. Vorrei tanto essere riportato a casa anche se per questo, non voglio che nessuno ci lasci la pelle nel tentativo di farlo. Di sicuro è una cazzata ma l'idea di rivedere la mia terra ed i miei cari dopo morto mi da sollievo e dolcezza. Oddio, vorrei sapere come fare a vedere qualcosa dopo il trapasso ma rimane il quanto.
Ho trascorso la mia vita cercando di aggiornarmi, di imparare più cose possibili, di cambiare il mio carattere in meglio ma ho dovuto combattere con la mia natura e ci sono voluti anni per accumulare esperienza sufficiente per cambiare. Dieci anni fa le dissi prima che mi tradisse in ogni modo che si possa immaginare e che sia possibile tradire qualcuno: "Tu sei l'ultima. Non mi interessa altro" ed è andata così. Si, ho fatto una prova ma non mi piaceva. Mi dispiace ma posso controllare la paura ma non i sentimenti. Più che pace la pulzella mi regalava caos e no, non era per me. Non ci si può ragionevolmente distruggere per qualcun altro. Non si può fare e lei ha continuato a far danni in giro per il mondo raccontando bugie, caxxate di ogni tipo assieme alla sua amica ex non si sa che. Doveva essere un soldato (l'amica), un ufficiale e mi affidò due cose che si sono con il tempo rivelate vere e proprie bufale. Il tentativo di far fuori un ufficiale della (sua), concorrenza, ma non della mia. Un'informativa pesante che era pure troppo pericolosa da conoscere senza poi essere coinvolti e che finì a fotbar anche lei. Andate a rompere le balle a qualcun altro se ve lo lasciano fare. Oggi in giro c'è ancora qualche spostata mentalmente che non riesce ad associare questo stile di vita con l'amore. Rimarranno sempre vuote. L'ho detto più volte, non oso pensare o immaginare chi ha sete e bevendo non riesce a sentire il sapore dell'acqua, quindi, nemmeno a dissetarsi. Chi pensa che nel SM non vi possano essere sentimenti ha sbagliato tutto nella sua esistenza. Tutto è spinto fino all'estremo. Il piacere, la fiducia, il legame, le confidente, la profondità dei rapporti, che situazioni che si vivono nella loro completezza e cento altre cose. Questo non è un gioco, è una vita completa a cui il tempo non lascia tempo. Ogni attimo è unico, ogni sec, Fine della storia.
Non ho altro da dire per il momento ma volevo che rimanesse e che fosse libero dalla censura americana o cinese dei social. Sono semplicemente un uomo di altri tempi, di altri valori che probabilmente non conoscete o non apprezzate. Buona giornata. Mastro De Sade
Un discorsino un po' lungo lo devo fare a sto punto. È la prima volta in 12 anni ed oltre di blogging che mi espongo e lo farò una volta sola. Questa.
- Salterò a piè pari il Libano e sugli effetti che ha avuto il DPTS sui miei amici e colleghi e vado diretto a Desert storm quando gli iracheni invasero il Kuwait. Gli USA crearono una bella coalizione per liberarlo dicendo che non si trattava per il petrolio. Esportavamo democrazia e la famiglia reale ci avrebbe ricambiato con più diritti x le donne. Finita la guerra della democrazia non se ne trovò traccia.
- Mr. Saddam era ancora forte e fu imposto una no flight zone per limitargli le possibilità: a nord contro i Curdi, a sud contro eventualmente di nuovo il Kuwait.
- Nel 1999 gli USA accusarono i Serbi di pulizia etnica e di aver fatto strage dei mussulmani dell'area. Milosevic era il presidente ed era pure amico dello scomparso Mihajolovič che fu attaccato per questa cosa. Milosevic fu arrestato portato all'AIA per il processo ma morì prima del tempo. Delle fosse comuni non se ne trovò mai traccia. Però noi con tutta la NATO abbiamo raso al suolo la Serbia con un milione e mezzo di civili morti. Non gli abbiamo mai chiesto scusa. Nemmeno quello.
https://www.tag43.it/
- Non contenti di aver ancora Saddam tra le scatole, gli usa si inventarono delle armi di distruzione di massa, quelle chimiche. Chi non si ricorda Mr. Colin Powel che sventolava una provetta piena di "zucchero a velo"?
- Seconda guerra del Golfo. In una notte abbiamo ammassato 252 civili a Baghdad. Alla fine furono parecchio più di un milione. Ci accolsero come liberatori ma gli ignorammo non fornendo gli aiuti che ci sarebbero voluti. Niente acqua, cibo, assistenza medica e protezione. Qualcuno ad Hollywood ci tirò fuori una serie televisiva incacchiato come pochi con il suo paese. Denunciò anche il mancato raggiungimento del combattimento in una città, perdono, non me la ricordo, ma questo emerse la figura di
e il conseguente califfato nero che noi abbiamo chiamato ISIS. Se vi fossero dei dubbi su chi ringraziare per gli attentati di Parigi, adesso ci potete riflettere. Potete riflettere pure su Nassirya, magari qualcuno se la ricorda.
https://www.gettyimages.it/
- Non contenti siamo andati in Afghanistan a cercare un tale saudita, un certo Bin Laden mi pare che insieme ad un buon numero di paesani, aveva combinato una vera e propria strage in USA. Oh, erano tutti sauditi e noi facemmo la guerra con Saddam.
- Ci si accorse che il tale era fuggito in un altro paese che prima avevamo aiutato contro l'URSS. Ci fecero un film sui talebani, eroici combattenti. Mi sembra Rambo II. Insomma, ne abbiamo ammassati tanti pure lì.
- Poi venne il turno della Libia e di Gheddafi che tra tutte quelle che aveva combinato, era riuscito a far pace con noi ma aveva detto brutte parole nei confronti degli USA. Il risultato è che tanto per cambiare ammassammo pure lui. Il paese si divise in due Oggi si uccidono a vicenda e noi ciucciamo petrolio come se fosse il latte di una puerpera.
https://www.globalist.it/
- Non eravamo mica contenti. Alleati sauditi, siamo finiti a radere al suolo anche lo Yemen.
- Nel frattempo ci siamo dimenticati dei Curdi senza i quali, assieme ai russi, l'isis sarebbe ancora qua. Si perché il Kurdistan comprende parte dell'attuale Turchia che è nella NATO e per loro, questi son terroristi. Per farla breve, ad un amico che lavorava da quelle parti e per fargli dire dove fosse un curdo ricercato, gli strapparono tutte le unghie lasciandolo poi in cella una settimana con solo una bottiglia di alcool.
- Così arriviamo ad oggi e sto casino tra russi ed ucraini.
https://www.rivoluzione.red/
Dopo aver visto ogni genere di portata da parte del califfato del tipo: gente sgozzata, fatta esplodere, torturata e pure ridotta a frittata da un carro, mi sono stancato di aver perso amici in quel tratto di Asia. Sarei volentieri ripartito se non fosse stato per l'età e far qualche nuvoletta rosa di passi sanguinari. Però il serio dubbio su chi fossero i passi e i sanguinari mi era venuto. Me lo tolse Assange che faceva ancora il giornalista e rivelò i valori fondamentali della democrazia e della libertà. Tra tutti Abu Graib e Guantamo, noti luoghi di villeggiatura.
Mi cominciava però a venire un altro dubbio: perché io vivo e tizio e caio no? Perché a quello gli hanno messo due zampe bioniche e io no? Ma soprattutto mi son chiesto perché ero pronto a crepare per questa manica di stardi a stelle e strisce inventori seriali di bufale giustificative di stragi che andavano a fare. E mentre sei li che rifletti su sto casino arriva una s-tarda che tradisce tutte le promesse e giuramenti che lei stessa ha chiesto di fare. Intorno a te ci sono semplicemente troppi morti per reggere e ti senti tradito proprio dal compagno a cui hai coperto le spalle a costo della vita. Bleah!
Oggi in Ucraina vedi succedere le stesse cose di ottanta anni fa. La storia della divisione delle Waffen SS - Das Reich, Rai storia: shorturl.at/mrsZ2. E li vedi con i tatuaggi delle svastiche, con i simboli ovunque delle SS e nei modi terribili di fare.
Sx sole nero SS, sovrapposto dallo stemma "Das Reich" riflesso orizzontale.
Poverini ma questi non sono nazisti, avete capito male. E' solo propaganda della Russia. No, sono davvero così. Si fanno scudi con i civili, se gli stanno sul caxxo vanno con uno o due carri e sventrano le case random. Picchiano e uccidono i prigionieri. Fanno parate commemorative dei loro eroi nazisti. E' una roba tipo isis ma ce l'hanno con i russi e francamente duro davvero a capire perché. Qualcuno mi dice Stalin ma Stalin non era russo, era georgiano con tutta la sua combriccola di assassini seriali e le stesse cose fatte in Ucraina, le ha fatte ovunque. Però per sconfiggere i nazisti ci sono voluti dai 27.000.000 ai 34.000.000 di morto sovietici. Senza di loro, 140.000 uomini non sarebbero mai sbarcati in Normandia in una Francia occupata e l'altra metà filonazista. Senza di loro non sarebbero mai riusciti a sbarcare in Sicilia riportandoci la mafia e l'occupazione che dura fino ad adesso. Eppure noi non abbiamo mai sparato un colpo agli statunitensi fino a quel momento. Gli abbiamo sparati agli inglesi, ai francesi, ai greci, agli albanesi e pure ai Russi e che nonostante tutto, non hanno niente contro di noi. Ma che strano o forse dipende da come ci siamo comunque comportati sul campo di battaglia? I nazisti consideravano i sovietici come "Untermensch", sub umani e tenuto conto di ciò, ne hanno fatte di tutti colori. Si trattava di rimuovere dai territori occupati degli esseri inutili e gli hanno sterminati. Noi abbiamo combattuto e perso tra uomini.
Fu un po' strana anche la nostra alleanza con i tedeschi. Già perché quelli erano disposti a passarci il veneto e il Friuli-Venezia-Giulia senza sparare un colpo pur di tenerci fuori dal conflitto. Però ai paesi della triplice intesa interessava il nostro ingresso. Così spinsero e spinsero perché entrassimo in guerra e lo facemmo. Però ogni colpo, cannone, fucile o equipaggiamento che ci dettero, ce lo fecero pagare a suon di lire. Se non ricordo male, mi pare che abbiamo finito di pagare quel debito negli anni '80. Vi fa venire in mente niente? L'Italia uscì dalla IGM distrutta. Gli Arditi, creati per vincere vennero sciolti con un grazie è stato bello. Nessun aiuto da parte dello stato alle famiglie, ai raccolti che non c'erano ai soldi e alle vite perse. Fummo presi per i fondelli da Francia e GB che ci isolarono nei trattati di pace e il risultato fu quello di sentirsi così traditi da considerare poi gli ex alleati come nemici. E' la nostra storia, vi piaccia o no.
Però in Ucraina vedi accadere delle cose che mai avresti voluto più rivedere. L'esaltazione del nazismo più cattivo. Gente bruciata viva. Il vicino di casa che ti taglia l'acqua e ci ride e non contento ti lancia 4 bombe a mano al gg nel giardino di casa semplicemente perché parli un'altra lingua. Insomma, "Schindler list", è stata una barzelletta. Un controsenso in termini. L'olocausto sembra non sia mai successo ed oggi ci troviamo con degli ebrei-nazisti, così!
- Lascio perdere Sion e le risoluzioni che da 60 anni viola. Due mesi fa c'era un papà che reggeva in mano il rosticciolo che una volta era suo figlio e nessuno dice niente. Nessuno si indegna. Non ho visto bandiere palestinesi su questo social, neppure yemenite, serbe, libiche, irachene e afghane. Fate schifo è dire poco e se qualcuno si sente offeso, pace. E' una cosa abnorme che non siate nemmeno padroni della vostra cultura e se il main stream non vi passa le info, voi non siete in grado ci formarvi un'idea, di approfondire, di provare a capire cosa succede veramente.
Pure io per tentare di comprendere come stavano davvero le cose, sono dovuto andare su quel social dove ero già presente per non vedere censura. Nessuna. Qui se pubblichi la verità ti bloccano. Come se fosse colpa nostra se i vari assassini seriali sventolassero simboli, atteggiamenti e modi di fare nazisti. "Ambasciator non porta pena" (Legatus non caeditur, nec violatur), scrisse Erasmo ma loro se ne fottono se non fa i loro interessi.
D'altra parte dalle nostre parti hanno dato il Nobel per la pace ad un assassino seriale. E chi si stupisce più?
Bene, forse questo vi leva i dubbi da quale parte mi pongo fermo restando che aborro ogni estremo, che non sono razzista, che non mi è mai interessato da dove una persona provenisse ma solo come si fosse comportata con me.
Aggiungo solo che pure io mi sarei rotto le⚽⚽dopo 8 anni di bombe a mano, dopo 32 di promesse non mantenute e di gente che ho dovuto seppellire o raccogliere i pezzi per strada. Mi vengono in mente le guerre simulate contro l'URSS e che in caso di invasione, noi avevamo una aspettativa di vita di 15' e "non dite niente alla truppa, altrimenti scappano".
La mia di pazienza sarebbe saltata dopo il primo regalino del vicino ma io sono io e gli altri, gli altri.
Adesso se vi sto sul tasso, potete pure levarvi dalle scatole, bloccarmi, segnalarmi i posts, fare tutto quello che ritenete più giusto e con ciò, chiudo questo argomento senza volerci tornare su altrimenti.
Mi son venute due balle così a ripetere sta roba ma ci riprovo.
Master è una parola che deriva direttamente dal latino, magister, maestro. Per definizione è una persona acculturata e come maestro è pure in grado di insegnarci qualcosa. Ora, vista la mia totale avversione per l'inglese che con una parola intendono significare mezzo universo, il latino e l'italiano è l'esatto contrario e siccome sono italiano discendente direttamente dal popolo Rasna (etrusco), me ne sbatto altamente i coglioni di quello che fanno e dicono sti peracottari anglosassoni. Mi auguro che sia chiaro per tutti il quanto.
Bon, detto questo e qualora non foste come me e dipendeste completamente da quello che fanno i britanni e le loro varie tribù insieme ai loro discendenti, il primo significato di traduzione da master e l'italiano, è e rimane maestro. Storicamente però chi era acculturato era anche un signore in termini di denaro e possedimenti tra cui pure gli schiavi. Ecco il quanto che owner (padrone), o chief (capo), o boss (capo), sembra un po' riduttivo così che Master si è allargato a significati più ampi. Il padrone, possessore di schiavi è diventato master (l'istruito), il proprietario di un cane uguale che si dovrebbe presupporre del cane più scemo del padrone e mica è sempre così. Se volete avere un'idea di quello a cui abbiano affibbiato l'aggettivo master, suggerisco di andarsi a vedere su word reference le traduzioni.
Nel latino antico il titolo Magister era una carica di autorità: magistrati, comandanti militari, funzionari del mondo romano e medievale. Mastro, ha la stessa derivazione di magister ma è legato ad un titolo di conoscenza più che di autorità anche se non sempre è vero. Mastro è l'antico nome di maestro, colui che sa, l'esperto artigiano di qualche arte e per definizione chi ci insegna qualcosa a scuola come primo grado es. nelle elementari e nelle medie. Mastro muratore è il più bravo tra i muratori, chi dirige un cantiere spesso non viene chiamato con ingegnere, perito, architetto o geometra ma semplicemente "mastro" che indica colui che sa, che dice come vanno fatte le cose, l'esperto del settore o addirittura l'artista ad esempio in campo scultoreo o pittorico. Questa è una cosa che ho vissuto diverse volte in prima persona nei cantieri dove venivo semplicemente chiamato mastro magari nel chiedere come si stampa una muratura di interni o che che tipo di architrave mettere su una porta tanto per dirne un paio. Nel post sul blog di martedì 24 aprile 2012 già descrivevo così l'idea di sensei nella cultura giapponese. "E' come la visione del maestro (sensei o shi), nel Giappone data splendidamente da Hirokazu Kanazawa Sensei: " “Shi” (sensei, maestro), è un qualcosa che non posso dire di me. Io non posso dire: “io sono uno Shi”. Shi è qualcosa che gli altri possono dire di te. Lo rispetto il mio maestro, lo amo ed ecco che lui è il mio “Shi”. E’ qualcosa di diverso per tante persone. Qualsiasi cosa un maestro faccia, buona o non buona, lui è il mio spirito, il mio “Shi”, il mio maestro." Ecco, la vita è così, è il tuo maestro. Non importa che sia bella o brutta, ti insegna qualcosa. Puoi decidere di cambiarla, di affrontare la stessa cosa con diversi occhi e di cercare l'armonia con il tutto piuttosto che di guardare i piedi ed ogni singolo passo o di pensare a quanto durerà il viaggio e di renderlo stanco, svogliato ed interminabile. Oggi è un buon giorno per vivere. Accettare l'oggi, credere che oggi potrà succedere qualcosa di buono".
Quindi ecco, se crediamo alla dualità dell'individuo, se una relazione SM è un legame tra due persone, non esiste nessun possesso ma una libera scelta. Il o la sottomess@ riconosce in qualcun@ il suo maestr@, buono o cattivo che sia, è il suo, punto. Il maestro non possiede l'allieva, il maestro la guida fintanto che viene riconosciuto come tale, che esiste un legame di conoscenza, di insegnamento, crescita e piacere nel farlo, che vale la pena di rimanere assieme.
Fate le vostre scelte a questo punto ma che nessuno venga fuori con un "per me è così o cosà". Maestro, mastro, ha un preciso significato così pure come sensei e visto che pratico e diffondo zen, non posso che riconoscermi nella figura giapponese del "maestro", null'altro. Io non ho nessun titolo per ergermi come tale, non mi sento sopra la massa e affronto la vita avendo sempre qualcosa da imparare anche dall'ultimo degli uomini, Voi vi sentire di essere un robo che appartiene ad un dio? Fate vobis, è la vostra vita ma da quello che voi dite e come vi comportate, faccio le mie scelte. Se voglio un cane, prendo un cane, se voglio una donna che si sottometta deve farlo in libera scelta cosciente di quello che fa e non nel cercare questo o quel maschio alfa di cui ha bisogno perché si sente debole, inadeguata, inaccettata o quel che è. Non ho bisogno di dimostrare a nessuno quello che sono e quello che valgo nemmeno a me stesso perché ribadisco il concetto: Cogito, ergo sum.
Il dominante o dom generico. Esiste praticamente in ogni coppia. Se uno va in giro e si mette a parlare con questo e con quella si scopre che fanno tutti a gara a chi ce l'ha più lungo. "Oh ciao, come stai Luca?" "Beh, insomma. Mi è successo questo e quest'altro e..." Ed il primo riattacca con una fila di roba campata in aria per dimostrarti che l@i è peggio di te e ne è uscit@. Il classico maschio alfa che cerca di dimostrarti che ce l'ha più lungo di te ed espone nel suo palmares le foto o i feticci di tiza e caia completamente sottomesse al suo volere.
«Il comportamento di sottomissione e di dominanza sono speculari e s’incastrano tra loro in modo perfetto: il dominato tende a colpevolizzarsi senza alcun motivo e tale atteggiamento viene favorito dal dominante perché lo accusa di manchevolezze. Il dominato mostra facilmente i suoi punti deboli che vengono utilizzati dal dominante per ricattarlo, intimidirlo, isolarlo. Inoltre, il sottomesso tende a ritenersi indegno, a svalutarsi fornendo se stesso su un piatto d’argento». Terry Bruno
Come riconoscere un vero maschio alfa da un segaiolo narcisista (i più)?
L'uomo alfa è in grado di amare. Di rispettare il prossimo e la sua partner. Non si arrende facilmente, ha polso e reagisce davanti agli imprevisti. Non si nasconde dietro bugie (sono separato e poi è più sposato di me), ha coraggio, forza e determinazione. Non deve dimostrare niente a nessuno, neppure a se stesso e non fa gare con gli altri. Sa semplicemente chi è e se crede che non ce la possa fare, lo dice o si impegna magari studiando, per colmare le sue lacune. Questa cosa è nata dallo studio del comportamento animale, l'etologia scienza delineata da Kornad Lorenz che cominciò a studiare i cani per finire alle oche ("L'anello di re Salomone" è un testo che tutti dovrebbero leggere e capire fino in fondo). I maschi alfa in natura nascono tali, non è solo questione di forza o di intelligenza ma di un bilanciato mix di cose. Il lupo alfa pensa prima di tutto al gruppo mettendo a rischio anche la propria vita per il bene del branco ad esempio. Il falso uomo alfa pensa a se stesso, alla sua gratificazione e si guarda allo specchio dicendosi: "Guarda quanto sono bravo, quanto sono grande". Il bene della schiava non è contemplato se lui non ne trae piacere. Si passa pertanto da una visione altruistica delle cose ad una visione egosistico-narcisista e che può assumere diversi livelli di gravità.
Livello 1 Il dominante seduce e adula la vittima per diminuire la fiducia in se stesso e la sua sicurezza utilizzando “il bastone e la carota. Il dominato cerca di essere perfetto per paura di sbagliare e crede a ciò che il dominante gli dice.
Livello 2 Il dominante gestisce consapevolmente i sentimenti dell’altro colpevolizzandolo e commiserandolo. Il dominato è estremamente servile verso il partner e risulta molto sensibile, perché soffre e si sente infelice.
Livello 3 Il dominante ridicolizza il più debole rendendolo instabile sia socialmente che psicologicamente, l’altro ha paura di essere felice e teme di perdere anche quel po’ di serenità che gli rimane.
Livello 4 Il dominante cerca di spaventare l’altro con atti violenti e plateali contro oggetti a cui fanno seguito lunghi mutismi. La vittima è preda di sensi di colpa immotivati, attacchi di panico e timori d’impazzire, fino a ipotizzare il suicidio.
Livello 5 Il dominante è spesso sarcastico, sadico e crudele. Può essere volgare e violento, con manifestazione di piacere nel far soffrire l’altro. La vittima si sente più infelice che mai, sola e insoddisfatta.
La nascita del BDSM non è molto datata e risale al mondo gay americano. Che se ne creda, gli USA non sono né un paese pacifico, né un paese tollerante. In alcuni stati americani il sesso anale è punito con un procedimento penale, non importa che chi lo pratica sia consenziente o meno. Mentre qui in Italia, questa cosa è arrivata con l'arrivo di internet, in America era legata ad ambienti gay, soprattutto californiani dove la tolleranza era ed è ancora più ampia. Cosi prima passarono ad una serie di segnali fatti con i foulards che veniva chiamato "hanky code", in modo che il mondo comune non sapesse niente di chi o cosa (post 1e2), per poi codificare il tutto nel BDSM e l'allargamento del bacino di utenti.
Come ho già scritto "l'abito non fa il monaco", così imbracciare un fucile non rende un uomo un soldato o per passare alla vita di tutti i giorni, nemmeno un cercafase rende un uomo un elettricista. Così imbracciare una frusta o saper usare delle corde, non rende un uomo un master o una mistress. Però è quanto è successo con l'avvento del BDSM.
Cosi il Sado - Masochismo divenne presto il Bondage, Dominazione (o Disciplina), Sadismo, Masochismo. Anche BD/SM o BD&SM. Tradotto in termini terra, terra:
Chiunque domini fa bdsm (un daddy, un dom qualsiasi per cui anche un marito di quelli di uso comune, proprio).
Chiunque usi le corde, fa bdsm.
Chiunque si sottometta fa bdsm.
Chiunque faccia o subisca disciplina, fa bdsm.
Siate un po' perspicaci su. Nell'SM c'è un dominante, il sadico; e il sottomesso, il masochista. Perché ripetere nella sigla Dominazione e Sottomissione? Semplicemente perché chiunque faccia una cosa del genere, di fatto diventa un praticante BDSM. Insomma, chiunque abbia in mano un fucile è diventato di colpo un soldato e chiunque abbia un cercafase, un elettricista e rapidamente tutto il mondo è andato a rotoli dietro la sindrome di Dunning-Kruger. Due righe lette su un sito o su dei gruppi a tema e rende una gran massa di psicopatici funzionali dei praticanti da assurgere ad esempio, come dei maestri di vita e di sessualità. Vi suggerisco pertanto di leggere il post precedente o qui, o su facebook.
Seguire queste regole e principi non è molto intelligente gente è. Molti gestori di siti o gruppi non sono altro che persone votate ad attività spesso a nero con cui producono e vendono di tutto. Pertanto faranno il possibile per convincervi che tutta la verità sia dalla loro parte mentre voi dovete cercarvela per conto vostro scavando sotto l'immensa montagna di stronzate che ci hanno riversato sopra.
Finita questa parentesi, devo di nuovo tornare ad soldato e all'elettricista. Cos'è, chiedo a voi che in effetti rende soldato il soldato e elettricista, l'elettricista?
Intanto il saper fare tutto quello che comporta il suo lavoro. Ogni persona seria non smette mai di imparare. Si informa, si aggiorna, risolve il suo compito con la massima efficienza e professionalità. Ha una morale che manifesta prima verso se stesso e poi verso gli altri. Per utilizzare la vecchia storia del tecnico elettronico che riparando una macchine costosissima, presenta il conto di 1000 euro dopo aver girato una vitina. Voci in fattura:
- 0,01 euro avvitatura.
- 999,99 euro studio per sapere quale e come vite girare.
Noi andiamo tutti dai meccanici no? In quanti fanno così? Nessuno. Ore di lavoro 4, poi i pezzi e se vai a controllare le fatture emesse giornalmente scopri che le il tempo di una giornata di lavoro per loro alle volte di 72 ore.🤣🤣🤣
Bon, nell'SM tutto è un mezzo. Le corde, i lacci, le cavigliere, le polsiere, le fruste, i vibratori, i cappucci, la cera e chi ne ha più ne metta, sesso incluso. Alle volte serve solo un dito per fare SM, basta sapere usarlo e come. Insomma, una persona è quella che è, indipendentemente da quello che porta addosso o stringe in mano. Nonostante le parole e le maschere.
Quello che prima veniva chiamato avvicinamento al SM, è diventato d'un botto bdsm. I giochi di ruolo (GDR), anche solo sessuali erano e rimangono, delle situazioni con margini molto stretti. Tra i giochi c'erano l'interrogatorio, il dottore e la paziente, il signore e la cortigiana o ancora in modo più terra-terra, la schiava sessuale ma anche tanti altri. Come ben riportato al sito Everydayhealth, il concetto di base è che "i partecipanti fingono di essere qualcuno o qualcosa che non sono". Qui chi sta sotto non viene mai "Spinto" oltre i suoi limiti e le sue paure. Non c'è quasi nessun rischio reale e ogni situazione circoscritta e ben delineata. Parliamoci chiaro. Ognuno della sua vita ne fa quello che vuole, per come si sente e per come pensa e si appaga. Non esprimo giudizi. Non me ne fotte davvero niente di quello che fate fintanto che vestiti da soldatini vi presentate spacciandovi per tali. Allora mi incazzo. Ecco.
Oggi nessuno è obbligato. Si va sotto le armi per libera scelta. Si fa l'elettricista, il meccanico, il sommozzatore, il pilota di aerei per volontà, capacità e sempre per libere scelte uguali a quelle che fanno chi fa bdsm. Al contrario però e tutto molto reale. Le pallottole nel SM son vere, le bombe pure e ti ammazzano. Se sbagli con il cercafase diventi un albero di natale, se scazzi a pilotare un aereo ti spappoli per terra e via cosi. Spesso ti viene insegnato a fare tutto perché nel caso tu sappia affrontare una nuova situazione quando si presenta.
In questo genere di relazioni è lo schiavismo a non essere reale e nel caso ciò non ci soddisfi, tre volte la safe word e amici come prima. Mollare però è anche segno di fallimento personale magari in una reazione con una persona che se fosse vaniglia, ci si andrebbe d'accordo.
Il SM non è statico, è qualcosa in continuo movimento come la vita. I limiti all'inizio di una sessione, spesso alla fine sono andati molto oltre. Nei giochi di ruolo è tutto pressoché fermo. Per esperienze personali o che mi son capitate per conoscenza, la violazione di un limite nei GDR, spesso è talmente grave che comporta la fine della relazione stessa. Nell'SM c'è invece una alle volte anche mal celata richiesta di essere spinti oltre alle esperienze che conosciamo. Dietro a questo possiamo dire che ognuno di noi è attirato da una parte o dall'altra a seconda dei nostri gusti e dove ci troviamo meglio. Sta di fatto che la realtà oggettiva è questa e che le opinioni e l'attrazione sono altro.
Schematicamente potremmo dire: SM Master (o mistress) = è colui che ha capacità e carattere per essere quello che è. BDSM: qualcuno o qualcuna che ricopre un ruolo perché quello che in atto possa realizzarsi. SM Slave= Colei o colui che affida la propria libertà ed il proprio piacere a chi controlla la scena. L'abbandono nelle mani altrui è il primo stato per poi andare oltre. BDSM: qualcuno o qualcuna che ricopre il ruolo di sottomess@ perché il gioco possa realizzarsi. Differenze di sensazioni: SM e componente ormonale Vs GDR.
Adrenalina: responsabile dell'eccitazione spinta al massimo e generata della paura. Se non vi fosse paura bisogerebbe che il master/mistress la crei ad hoc. Uno dei modi è il non far sapere al sottomess@ cosa andrà a "subire" e/o fargli fare qualcosa di cui per educazione o preconcetti, ha una fifa bestia. Anche in questo caso, nei GDR è quasi del tutto assente. La paura non è uno stato che in genere si intende subire in quest'ambito.
Endorfine: responsabili della resistenza al dolore e del piacere in generale. Sono neurotrasmettitori e si creano attraverso una giusta dose di dolore e che ovviamente è legata alla sua soglia differente per ognuno di noi. Ovviamente sono quasi del tutto assenti nei GDR. Ossitocina: Ormone della felicità. Responsabile dell'appagamento, della socialità, del legame tra due persone e la sua profondità. Nell'SM il salto dopo elevati livelli di Endorfine e Adrenalina, ne induce un'alta produzione. Nei GDR v'è poca differenza tra il sesso normale e quello della scena che andiamo a simulare.
Feromoni umani, sono molto variabili da sesso a sesso. Sta di fatto che una parte vengono veicolati dalle urine e dallo sperma tra l'altro. Vi sono ricerche contraddittorie in merito e c'è chi nega che possano avere alcuna influenza, chi invece dice di si. Sempre e solo per esperienza personale e che non ha alcun valore scientifico, l'eccitazione a seguito dello scambio di fluidi corporei, aumenta e pure di tanto. Magari è legata alla situazione oggettiva che si sta vivendo ma rimane il quanto. Mentre lo sperma è legato a qualsiasi pratica sessuale "vaniglia", nell'SM c'è anche la pioggia dorata ma che è quasi del tutto assente nei GDR salvo esplicito consenso preventivo di chi lo subisce.
I due diversi fini. Nella "finzione" il gioco è la parte fondamentale della sessione per la quale si sono stabilite regole rigide. Non vi sono limiti valicabili e invalicabili ma solo questi ultimi. Nel SM quello che cerchiamo è il picco ormonale. Un drogarsi con i nostri stessi ormoni fino a vette di piacere non comuni nel sesso "vaniglia". E' pure molto difficile parlarne perché se non si ha la curiosità di provare e si trova il partner giusto, ogni descrizione in merito non rende quanto l'esperienza diretta. Spesso dico; "Mi importa una sega se ti fa schifo o paura, l'importante è che ti faccia godere". Penso che forse adesso lo comprendiate un po' meglio.